La pinsa romana fatta in casa è una ricetta di origine laziale antichissima, infatti viene addirittura citata all’interno dell’Eneide!
Da qualche tempo è diventata famosa prima in tutta Italia, e poi ha travalicato i confini per essere apprezzata in tutto il mondo.
Oggi scoprirai la ricetta originale della pinsa romana, pensata per essere preparata in casa e cotta nel proprio forno.
La pinsa romana è a tutti gli effetti l’antenata più prossima della pizza, infatti a un primo sguardo potrebbe sembrare molto simile, ma presenta in realtà una forma ovale/rettangolare.
Il suo impasto è molto più leggero di quello di una normale pizza, infatti la farina per pinsa romana viene in realtà preparata utilizzando un mix di farine deboli:
- frumento,
- riso
- e soia
che le donano croccantezza fuori e morbidezza nell’interno.
La pinsa romana ha molte meno calorie di una pizza tradizionale, e l’impasto presenta solitamente altissime idratazioni e lunghissime maturazioni/lievitazioni, da minimo 24 ore in sù, che la rendono altamente digeribile.
Punto molto importante a cui tengo, è la bassa quantità di lievito presente all’interno, che le dona ulteriore leggerezza e digeribilità.
Nelle pizzerie, o meglio pinserie, la pinsa romana viene cotta rigorosamente nel forno a legna, mentre in casa vedrai come riuscirla a cuocere tranquillamente nel tuo forno senza problemi e con ottimi risultati.
Ti consiglio anche di provare la mia ricetta su come preparare l’originale pizza romana (quella scrocchiarella) e l’altra fantastica ricetta della vera pizza bianca romana.
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Assolutamente da non perdere anche il mio articolo che ti consiglierà come farcire in modo gustoso la pinsa romana.
Ok iniziamo con la ricetta della pinsa romana!
Ingredienti per l’impasto della pinsa romana
- farina 0;
- farina di riso;
- farina di soia;
- lievito di birra fresco o secco;
- acqua fredda;
- sale.
Calcolatore dosi impasto per pinsa romana
Per facilitarti la vita, ho creato qui di seguito un comodissimo calcolatore per individuare le dosi perfette per l’impasto della pinsa romana fatta in casa:
Procedimento ricetta pinsa romana fatta in casa
Prepariamo l’impasto
Per prima cosa setacciamo in una ciotola o nella planetaria ogni farina tramite un passino (io utilizzo questo semplice passino), in questo modo eviteremo eventuali grumi successivi.
Aggiungi il lievito in secco in polvere, oppure quello fresco di birra (in questo caso scioglilo prima con un po’ d’acqua tiepida), e inizia a impastare lentamente, con planetaria metti a velocità minima (1) e gancio “K”.
Non perdere anche:
Versa un filo d’acqua (freddissima, meglio se lasciata in frigo per qualche ora) in modo da farla assorbire dalla farina. Non mettere l’acqua tutta in una volta altrimenti il tuo impasto non riuscirà ad avere elasticità, e non versarla tutta in questa fase ma lasciatene un mezzo bicchiere per dopo.
Come vedi che la planetaria fa fatica a impastare, cambia subito il gancio con quello “elicoidale” mantieni sempre la velocità al minimo.
Dopo 3-4 minuti aggiungi un po’ per volta il sale insieme alla poca acqua restante e fai andare per altri 2-3 minuti.
Aggiungi ora, sempre a filo, l’olio extra vergine d’oliva e continua a impastare fino al termine (altri 5-6 minuti), in totale dovrai impastare se con planetaria per circa 20 minuti massimo, se a mano il doppio.
Il tuo impasto è pronto come vedi che la ciotola in cui stai impastando risulta “pulita” e non vi saranno più residui di pasta attaccati.
Negli ultimi minuti di planetaria puoi aumentare la velocità per migliorare l’incordamento dell’impasto e creare così una migliore maglia glutinica.
Riposo dell’impasto
Lasciamo ora il nostro impasto riposare dentro la ciotola coperto con un panno umido per almeno 30-40 minuti.
Al termine del riposo, rigira l’impasto su di una spianatoia (io utilizzo questa comodissima in acciaio) precedentemente oleata, e inizia a fare tre giri di pieghe senza esagerare, ossia senza arrivare a strappare l’impasto.
Davvero in pochi li conoscono, e molto difficilmente li riuscirai a trovare altrove.
Ti riporto qui sotto un video che spiega molto bene come farle:
Fase di maturazione in frigo
Dopo aver fatto l’ultima piega, mettiamo il nostro impasto dentro un contenitore con tappo ermetico (io utilizzo questo recipiente per lievitazione economico ma efficace) e riponiamolo nel ripiano più in basso del frigorifero in cui vi è la temperatura più bassa.
Accertati di avere una temperatura nel frigo intorno ai 4 C° (puoi utilizzare questo semplice termometro digitale impermeabile).
L’impasto dovrà maturare in frigo per almeno 24-36 ore fino a un massimo di 96 ore.
Staglio pinsa romana
Passate le ore di maturazione in frigo, tiriamo fuori il nostro impasto e lasciamolo stemperare a temperatura ambiente per circa 1 ora sempre con il tappo chiuso, altrimenti rischieremo di seccare il suo strato superiore.
Dopo aver leggermente oleato la spianatoia e un poco le mani, rigiriamo l’impasto su di essa, e iniziamo la divisione in panetti tutti della stessa dimensione. Io mi aiuto con questa comoda bilancia digitale da cucina e questo taglia impasto.
Pirlatura
Così come facciamo per la procedura dell’impasto della pizza napoletana, facciamo anche qui la pirlatura, ossia creiamo delle pallette in questo modo:
- prendiamo tra le mani il primo panetto;
- con entrambe le mani cerchiamo di prendere la parte esterna e portiamola verso l’interno, fino a creare una palletta, senza esagerare e arrivare a strappare la parte esterna, quest’operazione farà inglobare molta aria all’interno;
- a questo punto poggiamo la pallina sulla spianatoia e iniziamo a girarla in un solo senso mantenendo la base sempre sotto, questo farà avvitare la base su se stessa “chiudendola” senza far uscire l’aria, e renderà la forma a pallina molto elastica.
Ti riporto qui sotto un breve video che ti spiega come effettuare una pirlatura perfetta:
Fase di lievitazione della pinsa romana in casa
Riponi ogni pallina all’interno di piccoli contenitori con coperchio precedentemente ben oleati. Io per praticità utilizzo questo contenitore con coperchio che viene utilizzato dalle pizzerie e dai fornai.
Lascia lievitare il tuo impasto a temperatura ambiente (22 C°) per almeno 3-4 ore, in generale fin quando non vedi che ogni pallina è almeno raddoppiata di volume.
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Se vuoi conoscere ogni segreto sulla lievitazione, ti consiglio di leggere questo mio articolo in cui ti svelerò tutto quello che c’è da sapere per ottenere un’ottima lievitazione utilizzando pochissimo lievito.
Stesura pinsa romana fatta in casa
Mettiamo in po’ di farina di riso sulla spianatoia, e passiamoci su ogni pallina prima di iniziare la stesura vera e propria.
Con i palmi delle mani iniziamo a stenderle dal centro fino alla parte del bordo esterno, cercando di creare un rettangolo dai bordi arrotondati.
L’impasto non dovrà essere né troppo basso, né troppo alto, ma intorno al mezzo centimetro.
Una volta ben steso possiamo passare a metterci su il condimento che preferiamo, a esclusione della mozzarella che metteremo prima della cottura col grill.
Come cuocere la pinsa romana nel forno di casa
Per una cottura ottimale della pinsa romana in casa è possibile utilizzare dei forni a legna o gas semi professionali come l’Ooni Fyra.
Se non volete investire questi soldi (a mio avviso molto ben spesi), ti spiego come cuocere la pinsa romana anche nel forno tradizionale di casa.
Per cuocere la pinsa romana in casa ti consiglio il metodo combo di cottura mix padella + grill in forno:
- Accendiamo il grill e mettiamolo al massimo, in contemporanea accendiamo il fuoco sotto una padella grande con coperchio in vetro (io utilizzo questa in pietra) quando la temperatura sul fondo della padella ha raggiungo circa 270-280 C°, puoi utilizzare questo termometro laser super utile in queste occasioni, metti la pinsa sopra e chiudi il coperchio in vetro.
- Ogni minuto controlla sotto lo stato di cottura della pinsa, e ogni tanto muovi la padella in modo da non far attaccare l’impasto;
- Dopo circa 2-4 minuti in padella, passa la pinsa sulla teglia oleata e mettila in forno nel ripiano più in alto vicino al grill che dovrà essere con tutta la serpentina rossa accesa;
- metti negli ultimi 2 minuti di cottura sopra la pinsa il fior di latte precedentemente ben strizzato;
- cottura in grill per circa 2-4 minuti, controlla a vista la cottura anche lasciando aperto lo sportello del forno, e girando la pinsa in modo da farla cuocere in modo uniforme, e a seconda del tuo gusto preferito.
Consigli finali per una pinsa romana fatta in casa super buona
Al termine della cottura, la pinsa romana dovrà essere:
Non perdere anche:
- ben dorata lungo i bordi,
- croccante sotto e nei bordi,
- molto soffice,
- leggera all’interno,
- e ben alveolata all’interno del cornicione.
Per ottenere delle ottime pinse romane in casa, io ti consiglio di utilizzare anche un timer da cucina (io impiego questo timer economico con calamita), così riuscirai a capire meglio i tempi di cottura del tuo forno, e diventerai super esperto per le volte seguenti.
Se farai la cottura mix padella+grill, ti consiglio anche dei guanti da forno molto resistenti alle alte temperature, in quanto le temperature del grill saranno molto alte e faranno scaldare la teglia molto di più del normale forno statico.
Ora tocca a te
Fammi sapere qui sotto nei commenti eventuali domande in modo da scambiarci più idee ed esperienze sulla ricetta della pinsa romana fatta in casa.
Buona pinsa!
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